Per riflettere sul diritto costituzionale all’epoca della crisi, in particolare nel contesto europeo, può essere utile partire – per differenza – proprio dalla divergente modalità di “narrazione” della crisi economico-finanziaria nel contesto nord-americano rispetto a quella che invece si è venuta sviluppando nel contesto dottrinale, ma anche economico, istituzionale e di opinione pubblica del nostro continente. Negli Stati Uniti le cause della crisi vengono fatte ricadere interamente sulla finanza, o meglio, sui mercati finanziari, corrisponde cioè a quello che tradizionalmente gli economisti chiamano uno o più fallimenti del mercato; in Europa lo sguardo critico si volge alla “debolezza” degli Stati, così che il fallimento dei mercati si trasforma in un fallimento dello Stato o degli Stati o della “statualità tout court”. È noto, peraltro, tanto alla letteratura giuridica quanto a quella economica, come la crisi abbia assunto dal 2007, cioè alle origini, le caratteristiche di una crisi finanziaria, con cause sottostanti ben specifiche. Tra queste, un inappropriato uso dei meccanismi di cartolarizzazione unito alla stipula di contratti di mutuo cd. sub-prime, insieme all’esplosione del fenomeno dei derivati. Altrettanto noto è, però, come – soprattutto a partire dal 2010 – questa crisi si sia trasformata, per alcuni Stati europei, in particolare, in una crisi dei debiti sovrani con un significativo passaggio da un “fallimento del mercato” (finanziario) ad un “fallimento dello Stato”. Una simile prospettiva “esterna” aiuta ad impostare correttamente il discorso intorno al rapporto tra crisi e diritto, diritto costituzionale, in particolare, ove contribuisce a comprendere che non è tanto il Finanz-Kapitalismus o il prorompente sviluppo delle economie emergenti a creare il “caos”, cioè il processo di trasformazione dell’economia che si manifesta in crisi sistemica, ma è quest’ultima che le rende possibile per effetto di specifiche “scelte” giuridicopolitiche.
Crisi dell'Eurozona e identità costituzionale europea. Dall'Unione sempre più stretta alla disintegrazione? / Miccu', Roberto. - (2016), pp. 661-684.
Crisi dell'Eurozona e identità costituzionale europea. Dall'Unione sempre più stretta alla disintegrazione?
Miccu' Roberto
2016
Abstract
Per riflettere sul diritto costituzionale all’epoca della crisi, in particolare nel contesto europeo, può essere utile partire – per differenza – proprio dalla divergente modalità di “narrazione” della crisi economico-finanziaria nel contesto nord-americano rispetto a quella che invece si è venuta sviluppando nel contesto dottrinale, ma anche economico, istituzionale e di opinione pubblica del nostro continente. Negli Stati Uniti le cause della crisi vengono fatte ricadere interamente sulla finanza, o meglio, sui mercati finanziari, corrisponde cioè a quello che tradizionalmente gli economisti chiamano uno o più fallimenti del mercato; in Europa lo sguardo critico si volge alla “debolezza” degli Stati, così che il fallimento dei mercati si trasforma in un fallimento dello Stato o degli Stati o della “statualità tout court”. È noto, peraltro, tanto alla letteratura giuridica quanto a quella economica, come la crisi abbia assunto dal 2007, cioè alle origini, le caratteristiche di una crisi finanziaria, con cause sottostanti ben specifiche. Tra queste, un inappropriato uso dei meccanismi di cartolarizzazione unito alla stipula di contratti di mutuo cd. sub-prime, insieme all’esplosione del fenomeno dei derivati. Altrettanto noto è, però, come – soprattutto a partire dal 2010 – questa crisi si sia trasformata, per alcuni Stati europei, in particolare, in una crisi dei debiti sovrani con un significativo passaggio da un “fallimento del mercato” (finanziario) ad un “fallimento dello Stato”. Una simile prospettiva “esterna” aiuta ad impostare correttamente il discorso intorno al rapporto tra crisi e diritto, diritto costituzionale, in particolare, ove contribuisce a comprendere che non è tanto il Finanz-Kapitalismus o il prorompente sviluppo delle economie emergenti a creare il “caos”, cioè il processo di trasformazione dell’economia che si manifesta in crisi sistemica, ma è quest’ultima che le rende possibile per effetto di specifiche “scelte” giuridicopolitiche.File | Dimensione | Formato | |
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